E' stato reso noto il nuovo Cartellone Comico 2016/2017 del Teatro Nuovo di Salerno.
9 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO, A SCELTA IL SABATO ALLE ORE 21.00 O LA DOMENICA ALLE ORE 18.30
ABBONAMENTI: 140 euro (intero), 125 euro (ridotto per over 65 e studenti) e 110 euro per i vecchi abbonati.
INFO E PRENOTAZIONI: TEL. 089.220886
E' stato presentato al Comune di Salerno il nuovo Cartellone Comico 2016/2017 del Teatro Nuovo di Salerno. Erano presenti il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, il direttore del Teatro Nuovo, Ugo Piastrella e gli altri soci gestori della struttura di Via Laspro. Presenti, inoltre, gli attori Gino Cogliandro ed Enzo Varone, che hanno illustrato gli spettacoli di cui saranno protagonisti. Il sindaco Napoli ha speso parole di apprezzamento per l'impegno costante profuso negli anni dal Teatro Nuovo, che è stato capace di garantire sempre un'ottima offerta culturale agli spettatori salernitani. Ugo Piastrella, che è anche presidente del Consorzio La Città Teatrale di Salerno (che comprende diversi teatri salernitani) ha ribadito le difficoltà che in questo momento storico il settore del teatro vive in tutta Italia e ha ringraziato il Comune per il sostegno accordato al Consorzio La Città Teatrale, nel corso degli anni.
Il Cartellone prevede nove spettacoli, di cui otto esilaranti commedie e un recital del celebre Vittorio Marsiglia, ultimo rappresentante dell'arte della "Macchietta". Tra le commedie in programma, si segnalano "Signori biglietti" con Benedetto Casillo, "I Menecmi" tratto da Plauto ma in napoletano con Enzo Varone e Gennaro Morrone; si esibiranno inoltre Giacomo Rizzo con "E' successo a teatro", Gino Cogliandro con "Una santa di serie B", nuovissima commedia di cui è anche l'autore; Oscar Di Maio con "Gennaro Belvedere testimone cieco"; Fabio Brescia in "Tanta miseria e poca nobiltà". Due, infine, le produzioni della Compagnia Stabile del Teatro Nuovo, diretta da Ugo Piastrella: "Ditegli sempre di sì", di Eduardo De Filippo; e "Nu mese 'o ffrisco", tratto da Hennequin e Veber.
E' aperta la campagna abbonamenti ai nove spettacoli: 140 euro (intero), 125 euro (ridotto per over 65 e studenti) e 110 euro per i vecchi abbonati. Gli spettacoli si terranno il sabato alle ore 21.00 e la domenica alle 18.30
Per info e prenotazioni, tel. 089.220886
Leggi tutto...Sabato 14 maggio alle ore 21.00 e domenica 15 maggio alle ore 18.30 al Teatro Nuovo va in scena "Ritr-Atti Comici", due atti unici della tradizione comica napoletana, tratti da Antonio Petito.
Regia di Ugo Piastrella. Nel cast il grande Gino Cogliandro (ex dei Trettrè), Ciro Girardi e lo stesso Piastrella.
Biglietto: 10 euro. Per gli abbonati al cartellone comico 2015-2016, il biglietto costerà solo 5 euro.
Info e prenotazioni: tel. 089.220886 (botteghino)
Leggi tutto...DOMENICA 3 APRILE ALLE ORE 18.30
Per la rassegna Atelier_Spazioperformativo
Teatro Grimaldello presenta
"IL CHIODO FISSO"
di Manlio Santanelli
con
Anna Rita Vitolo
foto di scena
Massimiliano Iannone
regia
Antonio Grimaldi
Biglietto: 10 euro. Info e prenotazioni: tel. 089.220886
Domenica 28 febbraio alle ore 18.30 presso il Teatro Nuovo di Salerno, va in scena
"DOM(I)NA" - spettacolo con coreografie di Loredana Mutalipassi. Concept di Loredana Mutalipassi.
Lo spettacolo fa parte della rassegna "Atelier-spazioperformativo", curata da LAAV - Teatro Grimaldello - ArteStudio.
Biglietti: 10 euro (intero) - 8 euro (ridotto studenti 15/22 anni)
Note di regia - "Dom(i)na
Il viaggio, l'allontanamento, il ritorno...
L'esperienza che arricchisce l'essere, lo trasforma, in qualche maniera lo condiziona...
A poco a poco finte impalcature di consapevolezza si pongono a finto sostegno della realtà: una realtà che finisce per sostentarsi di luoghi comuni, abitudini ataviche, modi di essere altrui che sedimentatisi nell'uso diventano legge.
Ma c'è un luogo nell'intimo di ciascuno che si chiama “memoria”: il grembo, la nicchia, la stanza segreta... una memoria che custodisce ricordi ed emozioni di esperienze realmente vissute, attraverso però questa sovrastruttura culturale. Eppure, nella lontananza della nuova prospettiva, l'impalcatura si smonta o, meglio, lentamente si dissolve come nebbia al sole... la memoria individuale diventa memoria collettiva.
Basta un ritorno, di qualsiasi genere, reale o immaginato... il ritorno è sempre conseguenza di un allontanamento, di quella esperienza che consente all'essere di guardare la fotografia non più in un primo piano ma a inquadratura intera, scorgendo finalmente tutto ciò che la costituisce e che l'ha condizionata. E allora risorge un passato che non è quello personale, ma quello che ci appartiene, che quasi ci costituisce inconsapevolmente, perchè frutto semplicemente del nostro essere figlie. E pian piano il campo si allarga: diventa memoria ancestrale...
L'acqua, l'aria, la terra... l'eterno femminino incarnato in culti antichi e moderni, sospeso nella cultura mediterranea tra il matriarcato e la schiavitù, dalle primitive forme di culto della femminilità-fertilità, alle madonne della cultura popolare passando per le grandi eroine della tragedia.
DOM(I)NA rappresenta l'evoluzione e il completamento (forse?) di C-Hera, un ulteriore sviluppo della riflessione in forma coreutica sulla femminilità.
Nel dialetto cilentano “chera” sta per “quella”, “lei”... epiteto familiare, affettuoso o severo a seconda delle occasioni, per riferirsi alla “lei” di turno: figlia, madre, moglie, amica, amante, passante.
Nella pièce precedente, in qualche modo contenuta e stemperata nel liquido amniotico di DOM(I)NA, il gioco di parole la faceva da padrone: un caso sicuramente per C-hera, o Kera, (ma un caso estremamente ricco di rimandi) la presenza nel nome della madre, la terra, la fertilità, culto ancestrale della piana del Sele, che è stato particolarmente prolifico di atmosfere e ispirazioni anche nella scelta musicale, e dell'argilla, plastica nelle mani dell'uomo.
Nella performance nessuna sentenza, solo suggestioni dal satellite, che, si sa, mostra sempre la stessa faccia, ma questo non vuol dire che non ne possieda un'altra, nascosta...
(Loredana Mutalipassi)
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